Chi ci conosce sa che abbiamo il pallino della sostenibilità e siamo molto legati alla nostra terra.
Infatti sosteniamo da sempre che per fare la propria parte per una società più equa e sostenibile occorre partire da noi stessi e dai luoghi in cui viviamo, senza bisogno di fare chissà quali azioni o di avere chissà quali dimensioni aziendali:
è decisamente più efficace fare piccoli passi ma concreti e mirati, piuttosto che disperdere le proprie energie e risorse in azioni esorbitanti che possono trasformarsi facilmente in potenziali flop.
Alla luce di questo non potevamo farci sfuggire il progetto Transition Farm, una preziosa opportunità per il territorio di Parma in particolar modo per le PMI locali e per i giovani neolaureati all’Università di Parma.
Uno di questi, Walter Francesco Provenzano, è stato con noi in azienda negli ultimi 2 mesi e ci ha supportati nel nostro percorso di transizione verso la sostenibilità.
COS’ È TRANSITION FARM
Transition Farm è un progetto nato per avviare azioni innovative e concrete di sviluppo del territorio di Parma, con particolare focus sulla sostenibilità ma anche sulla crescita professionale dei giovani e la creazione di sinergie tra le istituzioni locali e il tessuto imprenditoriale di Parma, formato per lo più da PMI.
Il modello prevede di:
◼ formare neo-laureati (di qualsiasi facoltà) sul tema della sostenibilità in un’ottica di orientamento professionalizzante, facendoli diventare neo esperti del settore
◼ mettere a disposizione queste competenze a favore delle aziende locali per accompagnarle nella transizione verso la sostenibilità.
Tratto dal documento Progetto Pilota
Così facendo si crea un impatto positivo sul territorio, si coinvolgono i giovani e si crea un legame tra istituzioni e rete produttiva, innescando un circolo virtuoso in una prospettiva di miglioramento continuo. Non male vero?!
L’idea di Transition Farm non viene dal nulla, si tratta infatti di un'iniziativa nata nel 2021 in seno a #dieci, un progetto di più ampio respiro con l’obiettivo di progettare e co-creare una visione per il miglioramento della città di Parma e del suo territorio su un orizzonte temporale di 10 anni, corredandola di un piano di azioni concrete tra le quali figura appunto Transition Farm.
Transition Farm è stato un progetto Pilota, che ha visto la partecipazione di nr 11 neolaureati dell’Università di Parma e nr 10 aziende del parmense, tra le quali noi:
🔸 COLSER - multiservizi nel settore del cleaning, logistica e manutenzione
🔸 COSMOPROJECT - ideazione, progettazione care, del make-up e dei medical device
🔸 DE SIMONI - fornitura di servizi per la comunicazione multimediale
🔸 DISOSSO SAN CARLO - disossatura prosciutti
🔸 FREE EDIT - documentazione tecnica e consulenza marcatura CE
🔸 GLAXOSMITHKLINE MANUFACTURING - industria farmaceutica
🔸 KOPPEL - installazione, manutenzione e modernizzazione di ascensori
🔸 LAUMAS - componenti per la pesatura industriale
🔸 TROPICAL FOOD MACHINERY - impiantistica per la lavorazione industriale di frutta tropicale e da climi temperati
🔸 GRUPPO ZATTI - operatori nella commercializzazione automobilistica.
Come puoi notare si tratta di aziende molto eterogenee tra loro, ognuna con le proprie peculiarità e dimensioni.
L’obiettivo infatti è quello di rendere il progetto scalabile per chiunque e su qualsiasi territorio, sia in ampiezza che in profondità, passando dalla fase pilota alla fase a regime che ha in previsione il coinvolgimento di nr 50/100 giovani e aziende ogni anno.
La sperimentazione di Transition Farm si è conclusa nei giorni scorsi con il momento di condivisione dei risultati dell’iniziativa, e in particolar modo con la presentazione da parte dei giovani neo consulenti del Profilo d’Impatto di ciascuna azienda partecipante, e le rispettive direzioni strategiche di miglioramento individuate.
Si è trattato di un incontro veramente utile e importante poiché ha permesso di capire lo stato dell’arte sulla sostenibilità di aziende così diverse tra loro, analizzare le evidenze emerse e raccogliere feedback per migliorare il progetto.
Ci fa molto piacere ricordare che Transition Farm è un’iniziativa ideata e promossa dall’associazione Parma, io ci sto! con l’Università di Parma e Nativa, e con il supporto di Cisita Parma, Unione Parmense degli Industriali, Gruppo Imprese Artigiane (a cui siamo associati) e Federmanager Parma, a dimostrazione del fatto che quando si è animati dagli stessi valori le sinergie virtuose si possono creare, eccome!
CHE BENEFICI HA AVUTO FREE EDIT
Avere Walter Francesco come consulente in azienda è stata un’esperienza molto positiva, poiché è avvenuto concretamente ciò che il progetto si era prefissato: la formazione specifica sui temi della sostenibilità che ha ricevuto in aula è stata immediatamente messa a nostra disposizione in modo operativo per
✅ fotografare il profilo di sostenibilità della nostra azienda nelle aree
◼ Governance
◼ Persone
◼ Comunità
◼ Ambiente
◼ Clienti
✅ confrontare la nostra fotografia con quella emersa dall’analisi del territorio
✅ definire un piano di miglioramento del nostro profilo d'impatto con indicazione delle direttrici strategiche di miglioramento per ciascuna area.
Lo strumento utilizzato è stato quello del BIA (Benefit Impact Assessment), uno strumento di misura di impatto sociale, economico e ambientale che con un metodo di questionari estremamente efficace ci ha saputo restituire un profilo di sostenibilità completo, con tanto di benchmarking a vari livelli.
Essere consapevoli dei propri punti di forza e di debolezza in termini di sostenibilità è un’ottima base per consentirci di indirizzare le scelte future in modo mirato e responsabile.
E ORA… METTIAMO IN PRATICA
Siamo orgogliosi di essere stati scelti tra le aziende di Parma che hanno avuto l’onore di essere attori precursori nella sperimentazione di questo nuovo modello di sviluppo sostenibile.
Abbiamo potuto toccare con mano l’efficacia della metodologia scelta, e siamo certi che questo modello rappresenterà un’ottima opportunità per tanti territori, tanti settori e tante aziende, anche di piccole dimensioni come la nostra.
Ora scaldiamo i motori: lo step successivo è agire per mettere in pratica il piano di miglioramento individuato per la nostra azienda e... non vediamo l’ora!