By Sara Mazzotti on Wednesday, 03 March 2021
Category: Manualistica tecnica

DOCUMENTAZIONE TECNICA: ESIGENZE E ASPETTATIVE DEI FABBRICANTI – Parte 2

 

Se da un lato la Legge richiede ai costruttori di macchine e dispositivi la conformità a Requisiti Essenziali di Sicurezza e tutela della Salute per garantire l’immissione sul mercato di prodotti utilizzabili in sicurezza, dall’altro le esigenze e le aspettative dei fabbricanti sono spesso ben lontane dal combaciare con ciò che la Legge richiede:

🔸 una fase di progettazione focalizzata solo sulle funzionalità intrinseche della macchina

🔸 un’analisi dei rischi poco accurata, o addirittura omessa

🔸 un fascicolo tecnico incompleto

🔸 un manuale d’uso lacunoso, se non addirittura assente.

 

I motivi?

❌ Un po’ per risparmiare tempo

❌ Un po’ per risparmiare soldi

❌ Un po’ perché non si conosce la Legge da applicare nel proprio settore (incredibile, vero?)

❌ Un po’ perché si sottovalutano gli aspetti legati all’uso in sicurezza delle macchine.

 

Come fare?

Per un’azienda in generale e ancor più per noi come fornitori di questi specifici servizi, è naturale focalizzarsi sulla ricerca di una sempre maggiore soddisfazione del cliente, lavorando al contempo per la sua conseguente fidelizzazione: ogni giorno cerchiamo di trovare le soluzioni più conformi alle sue visioni ed alle sue esigenze.

Ma cosa succede quando le visioni e le esigenze mal si sposano con quanto richiesto dalla Legge, dimostrandosi ampiamente sottodimensionate rispetto ai requisiti minimi richiesti?

In effetti è un bel grattacapo, perché è in queste situazioni che potrebbe emergere un conflitto di interessi per chi fa il mestiere del Comunicatore Tecnico: noi non siamo solo redattori tecnici, prima ancora siamo dei consulenti, e la nostra deontologia potrebbe essere tratta in inganno dalla posizione commerciale che al contempo ricopriamo.

Come consulenti siamo tenuti eticamente a fornire ai clienti tutte le informazioni necessarie per dotarli di una Documentazione Tecnica conforme alle leggi vigenti. La consulenza da cui non possiamo esimerci va a tutto vantaggio e tutela del costruttore, poiché gli diamo accesso e garantiamo modalità definite “a regola d’arte”.

 

Tu cosa faresti?

❓ Accettare quello che il fabbricante chiede, rinunciando alla nostra deontologia?

❓ Forzare la nostra posizione fino ad arrivare allo scontro?

❓ In casi estremi, rifiutare il lavoro?     

 

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Ph: Pixabay.com