By Sara Mazzotti on Thursday, 18 July 2024
Category: Blog

PRODOTTI BLOCCATI IN DOGANA: PER QUALE MOTIVO?

 

Spesso riceviamo telefonate da aziende che hanno prodotti bloccati in Dogana, e non capiscono il perché. I casi sono i più disparati, così come le tipologie di prodotti interessati dal fermo:

biciclette con motore elettrico, giubbotti antiproiettile, lampade di design, minimoto, giocattoli e diversi altri tipi di prodotti.

Per prima cosa c’è da tenere conto che la normazione dei prodotti che escono dall’Europa è diversa da quelli che invece devono entrare nello Spazio Economico Europeo (SEE):

nel primo caso i beni devono attenersi alle Leggi prescritte nel Paese di destinazione d’uso/commercializzazione (ma non solo, vedi Paesi come la Turchia), nel secondo caso i beni deve certamente attenersi alle Leggi imposte dall’Unione Europea a salvaguardia della sicurezza dei propri cittadini, intesi sia come lavoratori che come privati.

Quando i prodotti dall'Estero devono entrare in Europa, i motivi per i quali possono essere “trattenuti” in Dogana sono davvero tanti ma, nella buona parte dei casi, si possono raggruppare in queste categorie:

Assenza della Documentazione Tecnica obbligatoria

▶ Assenza della Dichiarazione CE di conformità firmata

▶ Assenza della Targhetta CE sul prodotto

▶ Assenza del Manuale di Istruzioni del prodotto

Assenza della Documentazione Accompagnatoria per lo sdoganamento

Direttive e Norme Tecniche errate riportate sulla Dichiarazione CE di conformità

Manuale di Istruzioni non conforme poiché non esaudisce tutte le richieste delle Direttive che riguardano quel tipo di prodotto

Incoerenze nella Documentazione Tecnica obbligatoria relativa alla Marcatura CE (ad esempio i dati riportati nella Dichiarazione CE di conformità, sulla Targhetta CE e sul Manuale di Istruzioni non coincidono)

Incoerenze nella Documentazione Accompagnatoria per lo sdoganamento (ad esempio i destinatari non coincidono).

 

ATTENZIONE

All’interno dell’Unione Europea un prodotto può essere immesso solo se presunto sicuro, cioè conforme ai requisiti di Legge previsti dall’UE per la sua tipologia.

Ciò che rende un prodotto difforme non è solo la presenza di vizi che lo rendono pericoloso (palesi o occulti che siano), ma anche l’assenza dei documenti obbligatori che devono accompagnarlo nell’intero suo ciclo di vita.

 

Il caso che segue non ha particolarità eccezionali ma riporta alcune delle casistiche menzionate, e fa comprendere bene quanto sia importante attenersi alle regole di libera circolazione imposte dall’Unione Europea sul proprio territorio:

il fine non è solo quello di armonizzare la produzione e il commercio dei beni tra i Paesi europei ma anche, e soprattutto, quello di garantire ai propri cittadini un uso sicuro dei prodotti, qualsiasi sia la loro provenienza.

 

IL FATTO

Un’Agenzia delle Dogane del nord Italia ha sequestrato una partita di vasellame e di elettrodomestici a uso professionale provenienti dalla Cina, destinata all’apertura di un’attività di ristorazione.

 

COME SONO ANDATE LE COSE

Dal fermo è emersa subito un'incongruenza nella Documentazione Accompagnatoria per lo sdoganamento: l’acquirente della partita di beni ha acquistato come persona fisica per conto di un’altra persona titolare di Partita Iva, con conseguente incongruenza tra la dichiarazione di destinazione d’uso fatta (a uso personale anziché commerciale) e tra il nominativo presente sulla Bolla doganale e quello a cui era intestata la Fattura.

L’aspetto più importante su cui preme soffermarci però è che i prodotti, in particolare gli elettrodomestici, sono arrivati privi di:

❌ Simbolo di Marcatura CE

❌ Etichettatura

❌ Manuali di Istruzioni in lingua italiana

❌ Certificazione di conformità

❌ Nulla osta sanitario per i prodotti in melamina.

Questa partita di merce è stata quindi fermata non perché considerata sicuramente pericolosa, ma perché in presenza di una verosimile pericolosità, desumibile da concreti elementi di fatto come l’assenza dei requisiti elencati sopra.

 

CONCLUSIONI

Come è facile comprendere, non solo i prodotti considerati altamente pericolosi (come ad esempio la motosega ritirata dal mercato) possono subire un fermo/sequestro in dogana; i motivi del fermo possono essere i più disparati che vanno da difformità burocratiche a difformità di sostanza legate alla sicurezza e alla tutela della salute delle persone.

In questo caso la Dogana ha preventivamente sequestrato la merce e la Corte di Cassazione ha confermato la correttezza del mantenimento in sequestro della merce coinvolta, data la presunta difformità causata dall’assenza della Documentazione Tecnica obbligatoria.

Saranno poi specifici accertamenti tecnici che verificheranno o meno la concreta pericolosità di questi prodotti, determinando la loro sorte (come ad esempio la negazione di immissione sul mercato europeo).

ATTENZIONE

Per Immissione sul mercato si intende sia la messa in circolazione del prodotto, sia la sua fornitura al consumatore finale da parte del rivenditore quale ultimo anello della catena di distribuzione.

 

Ricorda: per entrare nello Spazio Economico Europeo i prodotti devono dimostrare di essere sicuri grazie a un Iter certificativo di Marcatura CE valido e conforme (previsto solo per alcune tipologie di prodotti) effettuato dal Produttore, oppure rispondendo a Requisiti Essenziali di Sicurezza e tutela della Salute (RESS) previsti dalle Leggi europee per i vari tipi di prodotto laddove non si renda necessario apporre la Marcatura CE.

 

Hai anche tu prodotti fermi in Dogana e non riesci a capire il perché?

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