Ogni prodotto immesso nello Spazio Economico Europeo può liberamente circolare purché conforme ai RESS (Requisiti Essenziali di Sicurezza e tutela della Salute) dettati da Direttive e Regolamenti europei: tali requisiti rappresentano le indicazioni minime di produzione e commercializzazione a cui attenersi per garantire l’uso in sicurezza di un prodotto.
Uno degli obiettivi dell’Unione Europea infatti è tutelare la salute delle persone, siano esse cittadini, consumatori, lavoratori. Per questo motivo i Fabbricanti, gli Importatori e i Distributori di prodotti sono tenuti a progettare, fabbricare e immettere sul mercato soltanto articoli ritenuti “sicuri”.
La marcatura CE di un prodotto fa considerare un prodotto sicuro perché attesta la sua presunzione di conformità ai RESS dettati dalle Leggi europee, ma… ATTENZIONE!
La marcatura CE prevede un iter formato da diverse fasi, in cui agiscono diversi attori (tra i quali gli Organismi notificati) e vengono redatti diversi documenti obbligatori come la Valutazione dei rischi, il Manuale di istruzioni, il Fascicolo Tecnico, la Dichiarazione CE di conformità:
se l’iter certificativo non viene svolto a regola d’arte la marcatura CE risulta difforme, e di conseguenza lo è anche il prodotto a cui si riferisce che vedrà negato l’accesso al mercato Europeo, o ne subirà il ritiro con conseguenti sanzioni e provvedimenti.
Questo accade perché a differenza del pensare comune, la marcatura CE di un prodotto non attesta la sua qualità bensì la sua sicurezza: la funzione della marcatura CE infatti è la tutela della degli interessi pubblici della salute e sicurezza degli utilizzatori dei prodotti mediante l'attestazione della rispondenza alle disposizioni comunitarie in termini di sicurezza.
ESEMPIO DI MARCATURA CE DIFFORME
Facciamo un esempio di marcatura CE difforme, e portiamo quello di un prodotto diventato di uso comune con l’avvento della Pandemia da Covid-19: le mascherine FFP2.
IL FATTO
Acquistate dalla Cina da un distributore italiano, e già cedute a terzi, le mascherine FFP2 in questione sono state sequestrate perché recavano il simbolo CE ma… erano prive delle necessarie documentazione e certificazione!
DOVE RISIEDE LA DIFFORMITÀ DELLA MARCATURA CE
La Dichiarazione CE di conformità e tutta la Documentazione tecnica richiesta dall’iter certificativo di marcatura CE attestano che i prodotti sono stati sottoposti a una procedura di Valutazione della conformità: la mancanza della Documentazione tecnica obbligatoria rende la marcatura CE difforme perché è impossibile dimostrare che l’apposizione del simbolo CE è il risultato di un iter a norma di Legge.
Inoltre la disciplina della Marcatura CE prevede che i Distributori devono poter dimostrare che hanno agito con la dovuta diligenza, verificando la regolarità della marcatura, e devono essere in grado di assistere le autorità nazionali nel reperire la necessaria documentazione dimostrativa nel caso di un controllo.
Infine, anche l’apposizione del simbolo CE da parte di un soggetto non rientrante tra gli Organismi notificati europei rende la marcatura CE difforme, e di conseguenza il prodotto: infatti se il simbolo CE è apposto da un ente non autorizzato ricorre l’ipotesi di contraffazione, come in questo caso.
Se gli scopi della Marcatura CE sono la tutela della salute delle persone e il leale esercizio del commercio, è evidente che mettere in vendita un bene difforme da quello dichiarato (in questo caso merce recante una marcatura CE contraffatta, attestante la rispondenza a specifiche costruttive che assicurano la sussistenza dei requisiti di sicurezza e tutela della salute richiesti dalla normativa comunitaria) non può che portare a scontrarsi con la Legge.
CONCLUSIONI
Purtroppo a volte nel nostro lavoro constatiamo che è prassi di alcuni Fabbricanti trascurare la cura dell’iter certificativo di marcatura CE dei propri prodotti, e di alcuni Importatori e Distributori di non preoccuparsi della presenza o meno della Documentazione tecnica obbligatoria dei prodotti commercializzati, mettendo così a rischio non solo la salute delle persone, ma anche la libera circolazione dei prodotti.
L’assenza o la lacunosità della Documentazione tecnica prevista dalla marcatura CE rende il prodotto NON CONFORME!
Vale la pena quindi rischiare il ritiro dal mercato, ingenti sanzioni pecuniarie ed eventuali guai penali?