La direttiva 2014/34/UE ATEX (ATmosphere EXplosible) è una direttiva dell'Unione Europea volta a regolare la produzione e la commercializzazione sul mercato interno di apparecchi, dispositivi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva.
Il Focus della direttiva è orientato a garantire un elevato livello di sicurezza e tutela della salute nei luoghi in cui esiste il rischio di esplosioni, e a facilitare all'interno dell'Unione Europea la libera circolazione dei prodotti potenzialmente pericolosi in tal senso, consentendo ai Fabbricanti di dimostrarne la conformità ai requisiti di sicurezza richiesti dalla Legge europea.
Questa direttiva sostituisce la precedente direttiva 94/9/CE e rappresenta un ulteriore passo verso l'armonizzazione delle normative europee in materia di sicurezza degli ambienti potenzialmente pericolosi, ponendosi come obiettivi:
- garantire la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini europei
- garantire un elevato livello di sicurezza nei luoghi di lavoro in cui esiste il rischio di esplosioni
- armonizzare le normative degli Stati membri riguardanti l'equipaggiamento e la protezione contro le esplosioni
- stabilire requisiti rigorosi di sicurezza e tutela della salute (RESS) per la progettazione, la fabbricazione e la messa in commercio di dispositivi di protezione contro le esplosioni.
Gli Stati membri sono tenuti a mettere in atto i controlli necessari per garantire la conformità dei prodotti sul proprio mercato.
[Credit: Kwai]
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GLI OBBLIGHI DEI FABBRICANTI
La direttiva ATEX si applica a diverse aree industriali, tra cui il settore chimico, petrolifero, alimentare, farmaceutico e quello minerario.
Tra gli altri obblighi per i Fabbricanti, questa direttiva richiede di:
- Progettare e fabbricare i prodotti seguendo le Norme Tecniche armonizzate ATEX per la progettazione, la fabbricazione e la messa in commercio, al fine di garantire che siano conformi ai requisiti di sicurezza e tutela della salute (RESS) richiesti
- Effettuare un'Analisi del rischio per identificare le potenziali fonti di esplosione e di sviluppare/approntare dispositivi di protezione contro le esplosioni adeguati a tali rischi; l'Analisi del rischio deve essere effettuata in modo da identificare i pericoli associati all'utilizzo dei prodotti, valutare la probabilità che questi pericoli si verifichino e valutare la gravità delle conseguenze
- Realizzare una Valutazione della conformità dei prodotti, che prevede una serie di controlli e verifiche per garantire che rispondano ai RESS previsti; la procedura di Valutazione della conformità deve essere effettuata da organismi notificati, ovvero enti di certificazione designati dai singoli Stati membri
- Redigere la Dichiarazione di conformità UE, con la quale il Fabbricante attesta e si assume la responsabilità della conformità dei prodotti ai RESS stabiliti dalla direttiva nell’Allegato II
- Apporre la marcatura CE sui prodotti, in modo visibile, leggibile e indelebile e prima dell’immissione sul mercato; ove applicabile è seguita dal marchio specifico di protezione dalle esplosioni, dai simboli del gruppo e della categoria degli apparecchi come da Allegato I.
Esempio di targhetta Marcatura CE di prodotti elettrici
ATMOSFERA ESPLOSIVA & C.
La Direttiva Atex 2014/34/UE tra le altre definizioni, riporta le seguenti che noi reputiamo molto importanti per capire le sue peculiarità:
- atmosfera esplosiva: una miscela contenente aria, a condizioni atmosferiche, sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri nella quale, dopo l’innesco, la combustione si propaga all’intera miscela non bruciata
▶ Questo significa che la causa dell’esplosione può ritrovarsi in diverse sostanze, in particolare gas o polveri
- atmosfera potenzialmente esplosiva: un’atmosfera suscettibile di trasformarsi in atmosfera esplosiva a causa di condizioni locali e operative.
▶ Questo significa che ci sono luoghi che per conformazione possono trasformarsi in pericolosi in caso di esplosione perché sotterranei, oppure caratterizzati dalla forte presenza di gas, polveri ecc. (Es. miniere, zuccherifici, mangimifici)
- apparecchi: le macchine, le apparecchiature, i dispositivi fissi o mobili, gli organi di comando, la strumentazione e i sistemi di rilevazione e di prevenzione che, da soli o combinati, sono destinati alla generazione, al trasporto, allo stoccaggio, alla misurazione, alla regolazione e alla conversione di energia e/o alla trasformazione di materiale e che, a causa delle potenziali sorgenti di innesco che sono loro proprie, rischiano di provocare un’esplosione
▶ Questo significa che anche i macchinari sono prodotti che possono rientrare nel campo di applicazione della Direttiva Atex per due motivi:
- all’interno della macchina si genera fisiologicamente un’atmosfera potenzialmente esplosiva
- la macchina, pur non portando con sé alcun rischio Atex, deve essere collocata in un luogo che è già di per sé classificato come potenzialmente esplosivo e potrebbe fungere da innesco.
Fin qui pare tutto chiaro, eppure su questa direttiva vige molta ambiguità perché non si conosce appieno la classificazione in gruppi dei prodotti che sottostanno al suo campo di applicazione.
Cerchiamo di fare chiarezza.
L’ALLEGATO I DELLA DIRETTIVA ATEX
L’Allegato I della direttiva Atex riporta i Criteri per la classificazione dei gruppi di apparecchi in categorie, cioè classifica i prodotti che rientrano nel suo campo di applicazione dividendoli in:
- esplosioni causate da polveri
- esplosioni causate da gas.
1) Gruppo di apparecchi I
a) La categoria di apparecchi M 1 comprende gli apparecchi progettati e, se del caso, dotati di mezzi di protezione speciali supplementari per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e assicurare un livello di protezione molto elevato.
Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ai lavori in sotterraneo nelle miniere e nei loro impianti di superficie esposti al rischio di sprigionamento di grisù e/o di polveri combustibili.
Gli apparecchi di questa categoria devono rimanere operativi in atmosfera esplosiva, anche in caso di guasto eccezionale dell’apparecchio e sono caratterizzati da mezzi di protezione tali che:
— in caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un secondo mezzo indipendente assicuri il livello di protezione richiesto,
— oppure qualora si manifestino due guasti indipendenti uno dall’altro, sia garantito il livello di protezione richiesto.
Gli apparecchi di questa categoria devono soddisfare i requisiti supplementari di cui all’allegato II, punto 2.0.1.
b) La categoria di apparecchi M 2 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e basati su un livello di protezione elevato.
Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ai lavori in sotterraneo nelle miniere e nei loro impianti di superficie esposti al rischio di sprigionamento di grisù e/o di polveri combustibili.
In presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva, l’alimentazione di energia di questi apparecchi deve interrompersi.
I mezzi di protezione relativi agli apparecchi di questa categoria assicurano il livello di protezione richiesto durante il funzionamento normale, compreso in condizioni di funzionamento gravose, segnatamente quelle risultanti da forti sollecitazioni e da continue variazioni ambientali.
Gli apparecchi di questa categoria devono soddisfare i requisiti supplementari di cui all’allegato II, punto 2.0.2.
2) Gruppo di apparecchi II
a) La categoria di apparecchi 1 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e garantire un livello di protezione molto elevato.
Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ad ambienti in cui si rileva, sempre, spesso o per lunghi periodi, un’atmosfera esplosiva dovuta a miscele di aria e gas, vapori, nebbie o miscele di aria e polveri.
Gli apparecchi di questa categoria devono assicurare il livello di protezione richiesto, anche in caso di guasto eccezionale dell’apparecchio e sono caratterizzati da mezzi di protezione tali che:
— in caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un secondo mezzo indipendente assicuri il livello di protezione richiesto,
— oppure qualora si manifestino due guasti indipendenti uno dall’altro, sia garantito il livello di protezione richiesto.
Gli apparecchi di questa categoria devono soddisfare i requisiti supplementari di cui all’allegato II, punto 2.1.
b) La categoria di apparecchi 2 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e garantire un livello di protezione elevato.
Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ad ambienti in cui vi è probabilità che si manifestino atmosfere esplosive dovute a gas, vapori, nebbie o miscele di aria e polveri.
I mezzi di protezione relativi agli apparecchi di questa categoria garantiscono il livello di protezione richiesto anche in presenza di anomalie ricorrenti o difetti di funzionamento degli apparecchi di cui occorre abitualmente tener conto.
Gli apparecchi di questa categoria devono soddisfare i requisiti supplementari di cui all’allegato II, punto 2.2.
c) La categoria di apparecchi 3 comprende gli apparecchi progettati per funzionare conformemente ai parametri operativi stabiliti dal fabbricante e garantire un livello di protezione normale.
Gli apparecchi di questa categoria sono destinati ad ambienti in cui vi sono scarse probabilità che si manifestino, e comunque solo per breve tempo, atmosfere esplosive dovute a gas, vapori, nebbie o miscele di aria e polveri.
Gli apparecchi di questa categoria garantiscono il livello di protezione richiesto a funzionamento normale.
Gli apparecchi di questa categoria devono soddisfare i requisiti supplementari di cui all’allegato II, punto 2.3.
Conoscere questa distinzione è di fondamentale importanza perché
- i requisiti essenziali di salute e sicurezza sono completamente differenti tra loro a seconda della classificazione del prodotto (Es. bloccare sul nascere o arginare un incendio causato da uno scoppio di gas è completamente diverso dal bloccare sul nascere o arginare un incendio causato da una miscela di polveri)
- tutti i subfornitori devono essere adeguati alla classificazione corretta del prodotto.
(Nell’Allegato II della direttiva ATEX sono riportati tutti i RESS per la progettazione e la costruzione di apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere usati in atmosfera potenzialmente esplosiva.
Luogo in cui la presenza di atmosfera potenzialmente esplosiva è: |
Zona/Classificazione Atex |
|
Gas |
Polveri |
|
Presente in modo continuativo |
0 |
20 |
Presente periodicamente o occasionalmente, durante il normale funzionamento |
1 |
21 |
Improbabile durante il normale funzionamento e, nel caso accada, è possibile per un breve periodo di tempo |
2 |
22 |
CONCLUSIONI
La direttiva 2014/34/UE ATEX riguarda la protezione dalle esplosioni in ambienti potenzialmente esplosivi, quelli in cui cioè la presenza di gas infiammabili, vapori, nebbie, polveri combustibili o altre sostanze simili può creare una miscela esplosiva con l'aria.
Questa direttiva prevede misure di sicurezza specifiche per proteggere i lavoratori e l'ambiente dal rischio esplosione, che viene però gestito in modo differente in base alla classificazione dei prodotti in categorie.
La domanda quindi che un Fabbricante, ma anche un’azienda acquirente, deve farsi è:
Qual è il tipo di rischio di esplosione in cui può incorrere il mio prodotto?
La direttiva Atex lo divide in due categorie:
- Atex polveri si riferisce alle situazioni in cui la presenza di polveri combustibili (es. farine, zucchero, legno, metalli ecc.) può creare una miscela esplosiva con l'aria; in questi casi, le misure di sicurezza richieste includono ad esempio la valutazione dei rischi, la messa in opera di sistemi di ventilazione e aspirazione, la scelta di attrezzature elettriche e meccaniche antideflagranti e la formazione dei lavoratori
- Atex gas si riferisce alle situazioni in cui la presenza di gas infiammabili o vapori può creare una miscela esplosiva con l'aria; anche in questo caso le misure di sicurezza richieste includono la valutazione dei rischi, la scelta di attrezzature antideflagranti, la ventilazione e la formazione dei lavoratori.
In generale possiamo dire che le misure di sicurezza richieste per prevenire esplosioni in ambienti potenzialmente esplosivi dipendono dal tipo di rischio (polveri o gas), dalla quantità di sostanza presente, dalla temperatura e da altri fattori specifici dell'ambiente di lavoro.
Fai ancora confusione con la direttiva ATEX e non riesci a saltarci fuori? Contattaci, ti aiutiamo noi!