Fermandoci a riflettere possiamo renderci conto di come le nostre giornate siano scandite dallo svolgimento di attività e dall’uso di strumenti e prodotti che sono normati da apposite regole. Tra gli scopi delle norme vi è quello di definire un linguaggio universale per l’utilizzo, nel rispetto di una pluralità di parametri tra i quali spicca l’uso in sicurezza.
I prodotti immessi sul mercato dell’Unione Europea devono rispondere prima di tutto ai requisiti di sicurezza richiesti dalla Direttiva 2001/95/CE
Ma cosa succede nel momento in cui viene accertata una mancata conformità?
Spesso questa fase avviene nel momento in cui purtroppo i prodotti hanno già raggiunto i consumatori, come ad esempio in questi casi:
❌ il veicolo Mercedes prodotto tra il 12 maggio e il 3 giugno 2020 in cui i bulloni sulla traversa o sul dispositivo di accoppiamento potrebbero non essere stati serrati con la coppia corretta e, di conseguenza, la traversa potrebbe staccarsi dal veicolo durante il traino di un altro veicolo, aumentando il rischio di incidenti
❌ la moto Ducati Scrambler 1100 prodotta tra il 2018 e il 2021, in cui il cavo della valvola di scarico potrebbe entrare in contatto con il cavo positivo principale della batteria con la possibilità di provocare un cortocircuito elettrico, aumentando il rischio di incendio
❌ lo shampoo Fructis Hair Food della Garnier che, a causa dei suoi aspetto, forma, colore e dimensione caratteristici, non è conforme ai requisiti della direttiva sull'imitazione degli alimenti: può essere infatti scambiato per un alimento e, nel caso di ingestione, potrebbe essere pericoloso perché il prodotto contiene tensioattivi che possono provocare la polmonite chimica, fatale per bambini e anziani.
Pericoli insomma, che possono essere chimici nel caso di cosmetici, abbigliamento e bigiotteria, di incendio nel caso di veicoli a motore e dispositivi elettrici, di ustioni, di soffocamento nel caso di giocattoli, di lesioni, di scossa elettrica, di rischio microbiologico ecc. in base alla categoria di appartenenza dei prodotti segnalati.
Il RAPEX
Per questo motivo la UE ha adottato un sistema di allerta rapido dello scambio di informazioni denominato RAPEX (RAPid EXchange of information system) che permette agli Stati membri di notificare alla Commissione Europea prodotti e servizi considerati pericolosi, cioè che rappresentano un rischio grave per la sicurezza e la salute del consumatore.
L’obiettivo primario è eliminare il pericolo: l’Autorità Nazionale competente prende i provvedimenti necessari attraverso il ritiro del prodotto, oppure il blocco della sua importazione, o ancora richiamandolo nel caso in cui sia già stato immesso sul mercato, e informa la Commissione Europea delle attività svolte a prevenzione di possibili incidenti.
Oggetto di tale sistema sono tutte le categorie di prodotti e servizi esclusi alimenti, farmaci e presidi medici (oltre a macchine e impianti).
Dal 2004 viene inoltre redatta una reportistica settimanale pubblicata online, in modo da consentire al consumatore una tutela puntuale e trasparente.
La banca dati del RAPEX è disponibile sul sito della Commissione Europea, nell’apposita sezione Safety Gate in cui è possibile:
✔ consultare i report settimanali
✔ consultare tutte le segnalazioni, anche attraverso l’utilizzo di filtri di ricerca
✔ iscriversi per ricevere un alert con le nuove segnalazioni.
E gli acquisti online?
Vista la notevole crescita di acquisti online da parte dei consumatori, da metà 2017 la Commissione Europea ha emanato un avviso di sorveglianza del mercato dei prodotti venduti via web, in modo da sensibilizzare le maggiori piattaforme di compravendita come Wish, Amazon, AliExpress, eBay ecc.
Qualche dato
Molto utili sono i dati riepilogativi del Sistema di Allerta in cui è possibile confrontare le categorie di prodotti e i rischi che sono stati segnalati più frequentemente, suddivisi per Stati.
Qui puoi leggere e scaricare quelli del 2019 👇