Di Sara Mazzotti su Venerdì, 06 Ottobre 2023
Categoria: Blog

EXPORT DI UNA MACCHINA IN TURCHIA E MARCATURA CE: VA FATTA?

 

Una delle domande che il nostro CEO Ermes si sente fare recentemente più spesso dai Fabbricanti di macchine, è:

 “Devo esportare una macchina in Turchia, non credo serva la Marcatura CE perché non è nell’Unione Europea. Giusto?”

La stessa domanda potrebbe essere posta per Paesi come l’Islanda, la Norvegia, il Liechtenstein, la Svizzera, Andorra e San Marino che risiedono su suolo europeo ma non appartengono all’Unione Europea.

Tu, cosa risponderesti?

Ti diamo un aiuto, riportando un po’ di storia.

 

L’UNIONE EUROPEA

L'Unione Europea (UE) è un’organizzazione politica ed economica sovranazionale, composta oggi da nr 27 Paesi che si impegnano a promuovere la cooperazione e l’integrazione tra gli Stati membri in vari settori, tra cui l’Economia e la Sicurezza.

A tal proposito nel 1993 l’UE ha istituito il Mercato Unico, cioè un mercato comune a tutti gli Stati membri che si è posto come obiettivi la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali.

A seguire, nel 1994, è stato istituito lo Spazio Economico Europeo (SEE) che ha esteso i principi del Mercato Unico ai Paesi extra-UE appartenenti all’EFTA (European Free Trade Association)

🌍 Norvegia

🌍 Islanda

🌍 Liechtenstein

ma non la Svizzera che, pur appartenendo all'EFTA, rifiutò di partecipare al SEE firmando successivamente degli Accordi Bilaterali con l’UE che tutt’oggi normano le relazioni commerciali UE – Svizzera.

È bene ricordare che l’Unione Europea è dotata di un ordinamento giuridico proprio che è armonizzato tra gli Stati membri e su taluni Stati extra-UE in base agli accordi fatti.

 

E LA TURCHIA?

La Turchia ha rappresentato nel 2022 il 7º partner commerciale dell'Unione Europea, con uno scambio totale di merci pari a € 191,1 MLD dei quali € 99,6 MLD di esportazioni dell'UE verso questo Paese

La fetta di esportazioni più grande? Macchinari e apparecchi, che rappresenta il 25,1% (€ 25 MLD).

La Turchia è attualmente un Paese candidato all’ingresso nell’Unione Europea, definito dall’UE stessa

in procinto di "recepire" (o integrare) la legislazione dell'UE nell'ordinamento nazionale”

Si tratta di un processo lungo e complesso, in questo caso rallentato anche da diversi fattori sia interni che esterni al Paese stesso.

Sebbene la Turchia non faccia parte dell’UE, né del SEE, né dell’EFTA, nel 1995 ha instaurato un'unione doganale con l'Unione Europea consentendo così cooperazione commerciale e politica tra le due realtà.

Nel 2021 inoltre in questo Paese è entrato in vigore un nuovo regolamento sulla marcatura CE, redatto proprio sulla base dell’armonizzazione della normativa UE, e in particolare su:

Regolamento (CE) 765/2008 - Accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti

Decisione (CE) 768/2008 - Quadro comune per la commercializzazione dei prodotti.

Ci avviciniamo alla risposta del quesito iniziale…

 

MACCHINE, MARCATURA CE E TURCHIA

“By virtue of the Agreement on the European Economic Area (EEA), machinery and partly completed machinery that complies with the Machinery Directive also benefits from free movement in Iceland, Liechtenstein and Norway. The same is true in Switzerland by virtue of the Mutual Recognition Agreement (MRA) with the EU, and in Turkey, Andorra and San Marino by virtue of the Customs Union Agreements between the EU and these countries.”

[Guida all’applicazione della Direttiva Macchine 2006/42/CE, edizione 2.2, ottobre 2019]

Ai sensi dell’Accordo sullo Spazio economico europeo (SEE), le macchine e le quasi-macchine che sono conformi alla Direttiva Macchine beneficiano della libera circolazione anche in Islanda, nel Liechtenstein e in Norvegia. Lo stesso dicasi per la Svizzera, in virtù dell’accordo sul riconoscimento reciproco con l’UE (MRA) e per la Turchia, Andorra e San Marino in virtù dell’Accordo di Unione Doganale tra l’UE e questi Paesi. 

 

IMPORTANTE

Questo significa che le Macchine che risultano conformi alle prescrizioni indicate dalla Direttiva Macchine, tra cui la Marcatura CE,

circolano liberamente nei Paesi extra-UE citati poiché, grazie agli accordi fatti,

vi si applicano gli stessi principi applicabili agli Stati membri dell’Unione Europea.

 

Ricordiamo che la direttiva Macchine 2006/42/CE è il punto di riferimento legislativo per chiunque intenda commercializzare nel mercato europeo prodotti rientranti nella definizione di Macchine. 

Gli obiettivi principali della Direttiva Macchine sono:

armonizzare i Requisiti Essenziali di Sicurezza e tutela della Salute (RESS) applicabili alle macchine basandosi su un elevato livello di protezione della salute e sicurezza

garantire la libera circolazione delle macchine e delle quasi-macchine all’interno del mercato europeo

ovvero focus che sposano appieno i principi su cui si basa il concetto di mercato unico istituito dall’Unione Europea.

Inoltre, apponendo la marcatura CE su una macchina come richiesto dalla Direttiva Macchine, il Fabbricante dichiara che:

✅ è stata fatta una opportuna Valutazione di conformità

✅ la macchina soddisfa tutti i RESS richiesti dall’UE

✅ si assume piena responsabilità di quanto sopra

quindi può essere immessa nello Spazio Economico Europeo senza impedimenti, né documentazione aggiuntiva rispetto a quella tecnica già richiesta come la Dichiarazione CE di conformità e il Fascicolo Tecnico.

 

CONCLUSIONI

Quando si parla di immissione di macchine nello Spazio Economico Europeo dobbiamo ricordarci che i Paesi interessati dalla libera circolazione delle merci sono:

▶ I nr 27 Stati membri dell’Unione Europea

▶ I paesi aderenti all’EFTA Norvegia, Islanda, Liechtenstein (tranne la Svizzera)

▶ La Svizzera attraverso accordi bilaterali stipulati direttamente con l’UE

Turchia, Andorra e San Marino attraverso Accordi di Unione Doganale stipulati direttamente con l’UE.

La Turchia in particolar modo ha anche promulgato un recente Regolamento proprio sulla Marcatura CE dei prodotti immessi nel proprio territorio, adeguandosi alle disposizioni in materia già applicate dall'UE. 

Quindi, la risposta è: sì, va fatta!

 

Sei un Fabbricante, devi esportare macchine in Paesi extra UE e hai domande a cui non trovi risposta?

Contattaci, ti aiutiamo noi!

 

Fonti: https://policy.trade.ec.europa.eu/ - https://european-union.europa.eu/index_it - https://eur-lex.europa.eu 

Ph: pixabay.com